Per l’unità della classe lavoratrice
L’approfondirsi della crisi economica del capitalismo spinge il padronato a scaricarne i dolorosi effetti sui lavoratori. Finito in tutti i paesi il ciclo di enormi profitti per le classi agiate, che consentivano alcuni minimi ed effimeri miglioramenti salariali e normativi, per altro ottenuti con dure lotte, oggi bruscamente il capitale e il suo Stato premono per precipitare i lavoratori nella miseria e nella insicurezza più totale.
L’ennesima “riforma del lavoro”, denominata Jobs Act, eseguita dal governo Renzi, è ultima di un’offensiva attuata in perfetta continuità con i governi dei diversi colori che si sono succeduti negli ultimi trent’anni.
Di fronte a questo attacco che è coordinato ed unitario i lavoratori si presentano divisi, per fabbriche, categorie, località. Per questo motivo è sempre più necessaria una organizzazione territoriale, non aziendale, in cui i lavoratori si riuniscano in quanto membri di una unica classe, non quali dipendenti di questa o quell’azienda.
In quest’ottica a Genova è nato il coordinamento dei lavoratori che ha come finalità l’unità dei salariati, occupati e disoccupati, “garantiti” e non. Coordinamento che cercherà di stringere e rafforzare i legami di fratellanza tra i lavoratori, nel quale potranno confluire i tanti lavoratori, la maggioranza, delle piccole aziende, oggi isolati da quelli delle medie e grandi imprese, e i sempre più numerosi disoccupati. Auspichiamo che il coordinamento divenga centro di riferimento delle tante lotte tenute volutamente isolate dalle dirigenze dei sindacati compiacenti e che divenga centro organizzativo di future mobilitazioni territoriali della classe lavoratrice.
“Chi tocca uno, tocca tutti!
Coordinamento lavoratori e lavoratrici Genova
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